Equitalia: la visura camerale e altri documenti per la rateizzazione Marzo 1, 2016 at 3:55 pm

Pagare le cartelle a rate

Equitalia è un ente nazionale che si occupa di riscuotere crediti non pagati. Agisce facendo controlli fiscali e si attiva, tramite l’invio di cartelle esattoriali ai debitori, quando dei pagamenti dovuti non sono stati fatti nei tempi stabiliti.

Queste cartelle si possono pagare anche a rate, andando sul sito di Equitalia per informarsi sulla procedura e vedere e scaricare i moduli necessari.

Fasce di rateizzazione

Possono essere pagati a rate i debiti di due fasce: fino a 50mila euro e da 50mila euro. Per i primi è sufficiente compilare una domanda, senza bisogno di allegati; per i secondi si dovranno inviare insieme alla domanda dei documenti che dimostrino che il debitorie si trova in una situazione di difficoltà economica.

Isee e altri documenti per le persone fisiche e ditte individuali

Le persone fisiche e i titolari delle ditte individuali che aderiscono a regimi fiscali semplificati devono mandare l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) della propria famiglia. Le associazioni, i comitati, le ditte individuali in cantabilità ordinaria, gli enti ecclesiastici per il coordinamento della produzione e degli scambi, le fondazioni non bancarie e le società di persone devono fornire documenti che accertino il valore mensile della produzione; oltre a ciò, devono anche procurare il valore degli indici di liquidità e Alfa firmati da un revisore, un consulente del lavoro o un professionista.

Visura camerale e bilancio per le società di capitali

Le società di capitali devono allegare alla domanda una visura camerale, oltre agli indici di liquidità e Alfa firmati, e l’ultimo bilancio di esercizio approvato. Se quest’ultimo si riferisce a una situazione che si è chiusa da più di sei mesi, allora bisogna allegare anche un documento riportante la situazione economico patrimoniale, approvata dall’assemblea o dall’organo di controllo contabile, che si riferisce a un periodo di non più di due mesi successivi alla data di richiesta della rateizzazione.